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2014
Una porta tagliafuoco (in inglese fire door) è una porta che, considerata la sua elevata resistenza al fuoco, ha la possibilità di isolare le fiamme in caso di incendio. Viene dunque usata come parte di un sistema di protezione passiva, per ridurre la diffusione di fiamme o di fumo tra compartimenti e per assicurare un'uscita sicura da un edificio/struttura.
Panoramica normative
NORMA UNI 9723:1990/A1 - Resistenza al fuoco di porte ed altri elementi di chiusura
La procedura di prova al fuoco sulle porte tagliafuoco continua ad essere regolamentata fino ad oggi dalla norma italiana UNI VVF 9723 del 1990 e dal relativo foglio di modifica ed aggiornamento UNI VVF 9723:1990/A1, uscito nell’ottobre 1996 e recepito con DM 27/01/99, tuttavia è possibile applicare anche la norma europea UNI EN 1634-1, sulla base del Decreto 21/06/2004.
DECRETO 14 DICEMBRE 1993
Norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco e domologazione di porte ed altri elementi di chiusura
Il Decreto Ministeriale del 14 dicembre 1993 e la circolare n. 1 MI.SA (95) del 5 gennaio 1995 fissano rispettivamente quelle che sono le responsabilità del produttore per garantire la conformità del prodotto a quello certificato, la procedura di omologazione e le possibilità di estensione del relativo risultato di prova.
DECRETO 27 GENNAIO 1999
Resistenza al fuoco di porte ed altri elementi di chiusura, prove e criteri di classificazione
DECRETO 21 GIUGNO 2004
Norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione di porte ed altri elementi di chiusura
DECRETO 16 FEBBRAIO 2007
Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione
Norma UNI 11473-1:2013
La norma descrive i requisiti per la erogazione del servizio di posa in opera e manutenzione periodica delle porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo, la cui prestazione è stata provata inizialmente secondo la UNI EN 1634 (varie parti), oppure la UNI 9723 oppure la Circolare 91/1961. Si applica alle porte resistenti al fuoco purché identificate come tali tramite targhetta o tramite documenti esistenti, primariamente il “progetto di prevenzione incendi approvato da VVF”. Si applica alle porte resistenti al fuoco poste sulle vie di fuga.
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11
giu
2014
Queste norme (più severe della precedente normativa di prodotto perché mette delle indicazioni precise sull'impianto) sono i principali riferimenti per quanto riguarda la sicurezza di un ingresso motorizzato. Esse specificano i metodi e i requisiti per la messa in sicurezza, attraverso una procedura che ogni Installatore è tenuto per legge ad applicare attraverso una prima Analisi dei Rischi per rilevare ogni possibile rischio e pericolo, e successivamente ad eliminarlo.
Una panoramica
In base alla legge Italiana attualmente in vigore, i "cancelli automatici motorizzati" rientrano a pieno titolo nella Direttiva Macchine 89/392/CEE. Per questa ragione, l'installatore è tenuto a rilasciare all'acquirente la dichiarazione CE che attesta la conformità del prodotto alle vigenti normative in materia di sicurezza.
In data Novembre 2000 la Comunità Europea ha emanato le normative riguardanti specificamente i cancelli e le porte automatiche: la EN12453 "Industrial, commercial and garage doors and gate -Safety in use of power operated doors - Requirements" che descrive dettagliatamente i requisiti costruttivi, e la EN12445 "Industrial, commercial and garage doors and gate - Safety in use of power operated doors - Test methods", la quale descrive le metodologie di test "in sito" e pertanto è destinata direttamente agli installatori finali.
Evidentemente, i problemi di sicurezza meccanica sono correlati con la pericolosità delle parti in movimento e quindi con la forza di schiacciamento generata dal motore. Proprio per questo, la norma EN12445 descrive dettagliatamente, in base alla tipologia del cancello, i tests che devono essere eseguiti per verificare che le forze in gioco non superino i limiti prescritti.
A tal scopo, la normativa stessa prevede l'utilizzo di uno specifico strumento di misura della forza, rispondente ai requisiti dell'Art.5.1.Il procedimento di misura deve essere molto scrupoloso e dettagliato: si pensi, per esempio, che per la certificazione di un classico cancello scorrevole viene richiesto il test di almeno 9 punti di misura, a tre diverse altezze da terra ed altrettante distanze dal punto di chiusura. Inoltre, in corrispondenza di ciascun punto di misura devono essere eseguite tre prove, la cui media aritmetica restituirà i parametri numerici di valutazione.
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11
giu
2014
L'entrata in vigore della norma EN 13241-1 (riferita a prodotti senza caratteristiche di resistenza al fuoco), obbliga i costruttori ad apporre la marcatura "CE" sui propri prodotti, mediante prove eseguite da un ente terzo e controlli sui processi di produzione in fabbrica. Per i cancelli la marcatura CE è obbligatoria dal maggio 2005. La conformità alla norma europea UNI EN 13241-1 consente l’apposizione della marcatura CE.
Quando si applica?
A prodotti manuali e motorizzati di cancelli, barriere, porte industriali, commerciali e da garage destinati ad essere installati in aree raggiungibili da persone e per i quali l'utilizzo principale è consentire accesso sicuro a merci e veicoli accompagnati o guidati da persone in complessi industriali, commerciali o residenziali
Questa norma copre anche gli/le schermi/inferriate/serrande avvolgibili usate negli immobili destinati alla vendita al dettaglio che sono maggiormente interessati dal passaggio di persone piuttosto che da quello di veicoli.
Quando non si applica?
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11
giu
2014
Si intende un cancello o un portone che viene automatizzato da un attuatore con tutti gli accessori di comando e sicurezza richiesti. Tale impianto affinché sia certificato CE deve soddisfare:
- Direttiva Macchine DM: 2006/42/CE
- Direttiva Prodotti di Costruzione DPC: 89/106/CEE
- Direttiva Compatibilità Elettromagnetica: 2004/108/CEE e 92/31/CEE
Queste direttive vengono seguite e applicate dal Costruttore di ogni automatismo e accessorio e poi certificati da prove su installazioni reali e di laboratorio da un ente terzo notificato dai Ministeri competenti per fornire all'Installatore finale un prodotto sicuro e funzionante. La messa in commercio di un prodotto certificato CE avviene mediante due fasi:
1) il Costruttore esegue un controllo in fabbrica della produzione sugli automatismi e accessori di comando e sicurezza
2) Vengano eseguite delle prove di tipo ITT sul prodotto commercializzato attraverso un Organismo Notificato dal ministero che risponda ai requisiti della norma di prodotto EN 13241-1 e alle norme EN 12445 e EN 12453.
Le normative EN 13241-1, EN 12445 e EN 12453 individuano tutte le figure professionali coinvolte in un normale rapporto di lavoro nel settore delle automazioni per chiusure automatizzate e specifica per ognuno obblighi e responsabilità ben precise.
Apricancello
L’apricancello è l'attuatore che fa muovere il cancello o il portone, ed ha l'obbligo di rispondere alla Direttiva Bassa Tensione 200/95/CE Tutti gli accessori elettronici di comando devono rispettare invece la Direttiva R&TTE 99/5/CEE sulle radiofrequenze emesse.